Sanguinamento gengivale: gengivite e parodontite

Sanguinamento e gonfiore gengivale, alito cattivo e mobilità dentale sono alcuni tra i più comuni sintomi della malattia parodontale, anche conosciuta come piorrea. Quali sono le cause e come può essere curata?

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Se stai leggendo questo articolo è perché percepisci di avere un problema di salute della tua bocca, probabilmente a carico delle gengive, e vuoi comprendere meglio di cosa si tratti.  

Sanguinamento e gonfiore gengivale, alito cattivo e mobilità dentale sono alcuni tra i più comuni sintomi della malattia parodontale, anche conosciuta come piorrea. 

Che cos'è la malattia parodontale o piorrea?

Si tratta di una malattia che colpisce i tessuti che mantengono e ancorano il dente all’interno delle ossa mascellari: gengiva e legamento parodontale. 

La malattia parodontale colpisce in Italia il 60% della popolazione sl di sopra dei 35 anni. 

Esistono due forme di malattia parodontale: la gengivite e la paradontite. 

Quali sono le cause?

Per comprendere le cause alla base di questa malattia, bisogna avere chiara l’anatomia del dente e della gengiva.

In condizioni di salute il dente si trova stabilmente alloggiato all’interno dell’osso, grazie a delle piccole fibre elastiche (legamento parodontale) e grazie alla gengiva che ricopre l’osso e circonda il colletto del dente (zona di passaggio tra la radice e la corona).

Tra la corona del dente e la gengiva esiste una fessura fisiologica: il solco gengivale che gioca un ruolo fondamentale nell’insorgenza della malattia parodontale.

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La principale causa scatenante della malattia è di natura batterica. Nello specifico, i batteri residenti nella placca dentale si depositano all’interno e in profondità del solco gengivaleLe difese immunitarie si attivano contro questi batteri, innescando una reazione infiammatoria.

Nelle fasi iniziali l’infiammazione parodontale interessa solo la gengiva superficiale: si parla di gengivite. 

Questa se diagnosticata e trattata in tempo è reversibile, cioè può risolversi senza lasciare danni permanenti. 

I sintomi della gengivite sono:

  • sanguinamento gengivale, soprattutto durante lo spazzolamento.
  • sensibilità/ fastidio/dolore alle gengive
  • gengive arrossate e talvolta gonfie
  • alitosi (cattivo odore della bocca)
 

Se la gengivite viene trascurata, l’infiammazione si approfondisce ai tessuti parodontali più profondi, cioè la gengiva profonda, l’osso e il legamento parodontale, che vengono progressivamente distrutti: si parla di parodontite. 

Questa non è più reversibile, poiché comporta un danneggiamento sempre più grave delle strutture che ancorano il dente all’osso. Il solco gengivale si approfondisce e diventa sempre più complicato rimuovere la placca e il tartaro al suo interno: si parla di tasca gengivale, la cui profondità varia in base allo stadio della parodontite (iniziale o avanzata).

I sintomi della parodontite sono gli stessi della gengivite, con l’aggiunta di un grave sintomo: la mobilità del dente e lo sventagliamento dei denti frontali. Ciò è dovuto alla progressiva distruzione dell’osso intorno al dente, che non può più essere ricostruito. 

Oltre alla causa scatenante di natura batterica, ci sono dei fattori che predispongono all’insorgenza di  gengivite e paradentite:

  • Familiarità : esiste una predisposizione genetica (genitori, nonni con la stessa malattia)
  • Fumo : le sostanze contenute nelle sigarette alterano la flora batterica della bocca e diminuiscono l’apporto di ossigeno ai tessuti parodontali che diventano più suscettibili
  • Scarsa igiene orale: determina accumulo di placca e tartaro sopra e sottogengivale 
  • Diabete : maggiore suscettibilità a causa della risposta immunitaria alterata contro i batteri e a causa dell’accelerata riproduzione degli stessi favorita dai livelli alti di glucosio nel sangue. 
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Come si diagnostica?

La diagnosi della malattia parodontale è basata sull’esame clinico e radiografico. Nel corso della visita, andremo a valutare lo stato di salute del parodonto, grazie all’ausilio della sonda parodontale, che ci permette di sondare la profondità delle tasche parodontali.

Con l’indagine radiografica possiamo valutare il grado di riassorbimento osseo intorno ai denti e la gravità delle infezioni all’interno delle tasche parodontali.

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Come si cura?

La malattia parodontale nella fase di gengivite è curabile. Sarà sufficiente rimuovere la causa scatenante, cioè la placca e il tartaro, per risolvere lo stato infiammatorio gengivale. 

Purtroppo invece,  ancora non esiste una cura in grado di determinare la guarigione completa dalla parodontite, in cui è già in atto un danneggiamento irreversibile dell’osso, gengiva profonda e legamento parodontale. 

Tuttavia è possibile ridurne la gravità e rallentarne la progressione, grazie a specifici trattamenti. 

  • Ablazione del tartaro professionale: nei pazienti parodontopatici è raccomandata una seduta di igiene orale ogni 4-6 mesi, al fine di asportare il tartaro sopra e sottogengivale, principale causa dell’infiammazione. 
  • Levigatura delle radici: in caso di tasche parodontali, è necessario rimuovere meccanicamente attraverso specifici strumenti i residui di tartaro sulla superficie delle radici dentali all’interno delle tasche.
  • Laser terapia parodontale: la luce laser viene indirizzata all’interno del solco e/o tasca attraverso una fibra micro sottile. Il laser va a decontaminare la tasca, abbassando drasticamente la carica batterica al suo interno, e allo stesso tempo stimola la riparazione dei tessuti. Il tutto senza alcun dolore, né anestesia. 
  • Terapia chirurgica: in alcuni casi può rendersi necessario un approccio chirurgico, volto alla correzione dei difetti parodontali più gravi, al fine di ritardare la perdita del dente. 
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Mantenimento dopo la terapia

Al fine di non vanificare il lavoro svolto con i possibili trattamenti sopra descritti, è fondamentale  agire sulle proprie abitudini comportamentali, primo fra tutti il costante mantenimento dell’igiene orale: lavare bene i denti 3 volte al giorno, utilizzare il filo interdentale, sottoporsi a controlli e sedute di igiene orale periodici consigliati. 

Quali sono le conseguenze dalla parodontite?

La progressione della parodontite porta inevitabilmente alla mobilità crescente dell’elemento dentario. L’instabilità del dente , unita alla profondità della tasca può innescare un ascesso parodontale. Questo si manifesta con dolore, gonfiore della gengiva e talvolta del volto, fuoriuscita di pus dalla tasca parodontale, possibile rialzo febbrile. 

Nei casi di parodontite avanzata, quando ormai il supporto dell’elemento dentario è eccessivamente compromesso, l’unica terapia è l’estrazione del dente, al fine di evitare ascessi ricorrenti. 

 

Se pensi di soffrire di gengivite o paradentite, non rimandare  più!

Prenota la tua visita di controllo presso lo studio dentistico Baglieri per confermare o meno la diagnosi di malattia parodontale.

Abbiamo gli strumenti e le conoscenze adeguate per far prenderci cura della tua salute orale. 

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